27 Dicembre 2022

27 dicembre 2022

MIMMO PALADINO


ORE 19.00 / PROIEZIONI

Quijote, 2006 (75’)
Invenzione di Don Chisciotte, 2006 (5’48”)
Bruno Munari – Giocosamente, 2007 (10’)


ore 20.30 / inaugurazione mostra

Comete, labirinti e mulini a vento

Il cinema di Mimmo Paladino nelle foto
di set di Pasquale Palmieri


ore 21

Bruno Di Marino conversa con Mimmo Paladino


A SEGUIRE / PROIEZIONI

Labyrinthus, 2013 (12’24”)
Il Sembra, l’Alzolaio, 2013 (10’23”)
Ho perso il cunto, 2017 (15’30”)
Proiezione a sorpresa in anteprima!


Mimmo Paladino (Paduli, Benevento, 1948) è uno degli artisti italiani più
significativi del dopoguerra. Dopo una fase di sperimentazione di tecniche diverse,
dal collage alla fotografia, si è dedicato alla pittura ottenendo i primi riconoscimenti
nell’ambito del gruppo della transavanguardia, con il quale ha esposto in Italia e
all’estero, dalla Biennale di Venezia del 1980 a Documenta di Kassel del 1987.
Dedicatosi inizialmente a una ricerca di ispirazione concettuale, Paladino ha poi
elaborato un linguaggio che fonde con disinvoltura e vivacità cromatica elementi
figurativi ispirati all’arte egizia, etrusca o paleocristiana (Sull’orlo della sera, 1983,
Roma, GNAM; Sonata, 1985, Los Angeles, County museum of art). Nella sua opera
frammenti di figure, teste, mani sono elementi di un linguaggio che fonde spazio e
tempo, riferimenti culturali, mitici, iconografici del passato. Dal 1983 ha associato
alle immagini dipinte oggetti di recupero e forme scolpite in legno e in bronzo,
mentre dal 1985 ha prodotto opere tridimensionali, con serie di figure totemiche
arcaizzanti in calcare. Ha poi continuato a sperimentare materiali e tecniche,
realizzando incisioni, dipinti su metallo e materiali diversi (cicli Zenith, 1999, e
Laboratorio, 2000), installazioni (ciclo Architettura, 2000) e sculture (Hortus
conclusus a Benevento, 1992 e ciclo I dormienti, 1998, donato nel 2000 alla città di
Poggibonsi). Nel 1990 ha realizzato la scenografia per La sposa di Messina di
Schiller a Gibellina, costruendo per la prima volta la Montagna di sale, installazione
poi riproposta a Napoli (1995-96); ha curato altre scenografie teatrali (Co’stell’azioni,
1992; Edipo re, 2000; Tancredi, 2002; Edipo a Colono, 2004; Oedipus rex e
Cavalleria rusticana, 2007) e nel 2010 ha firmato la scenografia del tour di Lucio
Dalla e Ffrancesco De Gregori. Nel 2001 ha eseguito per il Comune di Roma un
mosaico monumentale destinato al nuovo allestimento dell’Ara Pacis. Dal 1999 è
membro onorario della Royal Academy di Londra. Numerose le sue personali, tra cui
ricordiamo: Monaco di Baviera, Städtische galerie im Lenbachhaus, 1985; Firenze,
Forte Belvedere, 1993; Napoli, Museo nazionale di Capodimonte, 1995-96; Londra,
South London Gallery, 1999; Santuario di Oropa, 2001; Florida, Boca Raton museum
of art, 2001; Prato, Centro d’arte contemporanea Luigi Pecci, 2002-03; Ravenna,
Museo d’arte, 2005; Roma, Ara Pacis, 2008. Nel 2011 nel Palazzo Reale di Milano è
stata allestita una grande retrospettiva che ripercorre gli ultimi quarant’anni di
carriera del maestro campano. Nel 2015 ha ideato la statua La conoscenza, presentata
a Expo Milano in occasione delle celebrazioni per i 90 anni dell’Istituto
dell’Enciclopedia Italiana Treccani, mentre nel 2017 ha realizzato i nuovi paramenti
sacri della Cappella Rucellai nel complesso dell’ex-chiesa di San Pancrazio a Firenze.
Insignito nel 2021 della laurea honoris causa del DAMS, nello stesso anno duecento
disegni ispirati ai classici della letteratura mondiale sono stati esposti a Bologna nella
personale Mimmo Paladino. Dalla pittura alla letteratura, ed è stata edita un’edizione
della Divina Commedia corredata da sue illustrazioni. Paladino è inoltre autore di due
lungometraggi cinematografici (Quijote, 2006 e La divina cometa, 2022) e di alcuni
cortometraggi, tra cui Labyrinthus e Il Sembra, l’alzolaio, entrambi del 2013.


27 DICEMBRE

28 DICEMBRE

29 DICEMBRE

30 DICEMBRE