20 – 24 Aprile
Michele Sambin.
Rigorosamente indisciplinato

20 – 24 Aprile

Rigorosamente indisciplinato

Workshop di attraversamento nell’arte multimedia di Michele Sambin

Massimo 10 iscritti da 16 anni in su
Iscrizioni entro il 14 aprile

#intermedia
 
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Note sulla mostra
 

Soggetto del workshop è il mio percorso nelle arti sviluppato in quarant’anni di esperienza.
Non ho teorie da esporre, né pratiche da insegnare. Quello che mi interessa è condividere con i partecipanti l’analisi di (alcune) opere di diversa natura: pittura, musica, cinema, video, teatro, realizzate nel periodo 1968 – 2016 e usarne principi e modalità creative per verificarne (praticamente) la “tenuta” nel 2018.
Le opere saranno modelli di stimolo per nuovi esercizi di composizione. Le modalità di attraversamento, la scelta delle opere da analizzare, le attività pratiche da svolgere durante i giorni di laboratorio non sono (scelte) decise da me a priori ma saranno orientate dalle indicazioni dei partecipanti ai quali viene chiesto di esprimersi, prima dell’inizio degli incontri, attraverso un questionario. Ciascun partecipante dovrà prendere visione delle opere presenti nel sito www.michelesambin.com e dopo averne studiato i contenuti potrà rispondere alle domande poste dal questionario ma anche, a sua volta, gli sarà chiesto di formulare domande da proporre direttamente a Michele Sambin. Questionario e Curriculum saranno gli strumenti per selezionare 15 partecipanti. Ai partecipanti è richiesto di essere provvisti di strumenti per riprese e montaggio video (anche un semplice smartphone) e avere dimestichezza con il loro uso. Nelle giornate il lavoro si dividerà in attività teorica al mattino: visione di documenti video, analisi, discussione; e attività pratica al pomeriggio: uso del corpo, azioni performative, uso del video, etc.

 

Conoscere per fare, fare per conoscere.

 

Michele Sambin (1951, Padova)
Regista, musicista e pittore, conduce una ricerca che ha come tema il rapporto tra immagine e suono. Fin dai primi anni 70 indirizza il proprio interesse all’incrocio tra le varie arti: cinema, musica, video, pittura. In seguito utilizzerà il teatro come luogo di sintesi. In una prima fase, contraddistinta dalla esplorazione del mezzo cinematografico (1968-1975), realizza alcuni film sperimentali con i quali partecipa a incontri internazionali tra i quali: Film Studio, Roma; Knokke Heist, Belgio; Le Rochelle e Beaubourg, Francia. Diplomatosi in musica elettronica, a Venezia nel 1975, affianca alla ricerca con il computer le prime esperienze con il videotape, che diviene ben presto lo strumento principale delle sue opere. Con il video realizza performance e installazioni producendo numerosi art tape nei quali si indagano le potenzialità espressive del mezzo televisivo. Sue opere sono state presentate a Bologna, Galleria d’Arte Moderna per la “Settimana Internazionale della Performance” Autoritratto per quattro camere, (1977); a Ferrara, Palazzo dei Diamanti; a Venezia, la “Biennale Arte per Artisti e Videotape” Looking for listening, (1978); e inoltre a Vancouver, Ginevra, Motovum. Sempre nel 1978 è presente a Milano, Palazzo Reale con la performance Il tempo consuma nell’ambito della manifestazione “Camere incantate”. Nel 1980 con Pierangela Allegro e Laurent Dupont fonda TAM Teatromusica e ne diventa direttore artistico. Per Tam cura regie, scene e musiche, sempre attento agli stimoli provenienti dalle nuove tecnologie, ma anche fortemente legato alle suggestioni della tradizione. Le sue realizzazioni sceniche trovano spazio sia in campo teatrale che musicale cercando, nell’incontro tra i differenti ambiti, nuove ipotesi di composizione scenica, attraverso una personale forma di “teatro totale”. In ambito internazionale i suoi lavori con il TAM sono stati presentati a Bourges, Le Printemp; Granada, “Festival Internazionale di Teatro”; Vienna, “Wiener Fest Wochen”; Hannover, “Klang & Korper”; Parigi, “Festival d’Automne”; Zagabria, “Festival Eurocatz”; Gerusalemme, “Festival Teatro Italiano” e inoltre a Tunisi, Copenaghen, Budapest, Cracovia, Varsavia… Tra le produzioni in ambito di teatro musicale, ricordiamo la messa in scena di Repertoire di Mauricio Kagel (1981) Children’s Corner di Claude Debussy per il Teatro alla Scala (1986) Ages di Bruno Maderna per la Rai di Milano (1989) Nel 1994 cura il progetto artistico Meditazioni i cui protagonisti sono i detenuti del carcere di Padova. Prosegue nelle produzioni di teatro e musica creando Roesso mondo Più de la vita e Là on son stato io mè dedicati al dialogo con Ruzante. Crea nel 2003 l’ensemble Tam /Oikos /East Rodeo con cui prosegue la ricerca sul rapporto immagine suono applicato alla scena teatrale. Dal 2005 mette in atto una originale forma per illuminare la sua scena teatrale attraverso il dispositivo della pittura digitale, che utilizza nei suoi più recenti spettacoli: Da solo a molti, Controvento e Tutto è Vivo! deForma. Il suo lavoro artistico è stato oggetto di numerose tesi di laurea realizzate tra le altre all’Università La Sapienza di Roma, all’Università di Ferrara, Venezia e di Padova. Alcune di queste tesi hanno avuto come oggetto la sua pionieristica ricerca con il video percorsa in ambito artistico Il suo lavoro è riconosciuto inoltre in ambito critico, relativamente alla video arte ed è documentato, tra l’altro, nelle seguenti pubblicazioni: Una generazione intermedia (2007) a cura di Riccardo Caldura; ; Le arti multimediali digitali (Garzanti, 2005) a cura di Annamaria Monteverdi; Videotapes del Cavallino (2004) a cura di Dino Marangon. Invideo di Milano dedica a Sambin una retrospettiva dal titolo Il tempo consuma che ha avuto luogo allo spazio Oberdan (2003). Nel 2008, per Electa esce il volume La pittura nel Veneto il 900 secondo a cura di Nico Stringa. L’opera di Sambin è presente nel volume con una ampio intervento critico a cura di Riccardo Caldura (pagg.442- 444) dal titolo oltre la pittura: performance happenings videoarte. Dal 2005 è docente, presso l’Università di Padova Facoltà di Lettere e Filosofia nel corso studio in Scienze dello Spettacolo e produzione multimediale, con l’insegnamento di Storia della Videoarte, per studenti di specialistica. Dal 2008 al 2010 è impegnato nella realizzazione di Archivio Tam. Il progetto si è occupato di portare alla luce l’intero patrimonio contenuto nell’archivio storico di Tam Teatromusica, informatizzarlo e raccoglierlo in supporto DVD. L’opera completa è stata presentata al pubblico nel maggio 2010 in occasione della mostra Megaloop per i trent’anni di attività Tam. Per la monografia Megaloop l’arte scenica di Tam Teatromusica a cura di Fernando Marchiori ed .Titivillus(2010) realizza la documentazione iconografica e il DVD allegato. Il volume raccoglie vari saggi critici sul percorso di Sambin e il Tam in ambito teatrale e multimediale.

 

 

 Modalità di iscrizione

Il workshop si apre venerdì 20 aprile alle ore 20 al Laboratorio Urbano Palazzo Tupputi con l’inaugurazione della mostra personale di Pierangela Allegro, intitolata la memoria è un fermo immagine, e la performance (di Allegro e Sambin) engramma: atto performativo per un corpo che si espone e un corpo che dipinge. Entrambi questi momenti sono fondamentali per entrare in sintonia con il lavoro di Michele Sambin e Pierangela Allegro. Il workshop proseguirà da sabato 21 a martedì 24 aprile 2018, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00, per un totale di 28 ore. La partecipazione al workshop prevede una selezione di massimo 15 candidati (età minima: 16 anni), svolta a insindacabile giudizio di Michele Sambin e Pierangela Allegro. La scelta dei partecipanti al workshop sarà comunicata per tempo ai recapiti indicati nella scheda di iscrizione.
È possibile candidarsi a partecipare al workshop inviando tramite email, entro e non oltre il 14 aprile, il proprio curriculum vitae, il questionario e la scheda di iscrizione allegati (e scaricabili qui), debitamente compilati a cura del candidato. L’indirizzo email a cui spedire è il seguente: info@avvistamenti.it
La quota di iscrizione al workshop è di 20 euro.
Per ulteriori informazioni su come iscriversi, ma anche per agevolazioni di soggiorno e informazioni logistiche, si prega di contattare il Cineclub Canudo.

 

www.michelesambin.com  |  www.pierangelaallegro.it